I droni, o velivoli aerei senza pilota (UAV), possono essere classificati in diverse tipologie a seconda di vari criteri, come utilizzo, dimensioni, autonomia e configurazione. Ecco una panoramica delle principali tipologie di droni:
Classificazione in base all’utilizzo
Droni per uso ricreativo: Droni di piccole dimensioni utilizzati per hobby e divertimento, dotati di telecamere semplici e funzioni base. Possono essere pilotati senza grandi competenze.
Droni militari: Progettati per operazioni di difesa, sorveglianza, ricognizione e, in alcuni casi, per attacchi. Sono dotati di sensori avanzati e, spesso, armamenti.
Droni per consegne: Sviluppati per trasportare pacchi in aree urbane o rurali. I più noti progetti di questo tipo sono di aziende come Amazon e UPS.
Classificazione in base al numero di rotori
Quadricotteri: Hanno quattro rotori, la configurazione più comune e versatile. Facili da controllare, sono usati sia per scopi ricreativi sia professionali.
Esacotteri: Dotati di sei rotori, offrono maggiore stabilità e capacità di carico rispetto ai quadricotteri. Utilizzati per fotografia aerea avanzata o missioni che richiedono maggiore autonomia.
Ottocotteri: Hanno otto rotori e sono capaci di trasportare carichi pesanti e attrezzature professionali, come fotocamere di grandi dimensioni. Offrono una stabilità eccellente, anche in condizioni difficili.
Classificazione in base alla configurazione del volo
Droni ad ala fissa: Simili a piccoli aerei, hanno un’ala rigida che consente loro di volare più a lungo e coprire distanze maggiori rispetto ai droni multirotore. Sono usati per sorveglianza o mappatura di grandi aree.
Droni ad ala rotante (multirotore): Hanno eliche multiple che permettono un volo stazionario e movimenti più precisi. Sono utilizzati in fotografia, consegne e applicazioni che richiedono manovre agili.
VTOL (Vertical Take-Off and Landing): Droni che combinano le caratteristiche dei multirotori e dei droni ad ala fissa. Possono decollare e atterrare verticalmente come un elicottero, ma volano come aerei una volta in quota.
Classificazione in base all’autonomia
Droni a corto raggio: Hanno una portata limitata e sono ideali per brevi missioni, tipicamente entro 5-10 km.
Droni a medio raggio: Possono operare entro una portata di 50-100 km. Utilizzati in applicazioni come monitoraggio e ispezione di infrastrutture
Droni a lungo raggio: Possono coprire distanze superiori ai 100 km, spesso impiegati per missioni di sorveglianza o militari a lungo termine.