Questa recensione nasce dalla mia esperienza professionale, dove il drone non è solo un giocattolo, ma uno strumento di lavoro quotidiano. Quando lo utilizzo, mi aspetto risultati concreti e, diciamolo, nel minor tempo possibile. Insomma, non basta che voli bene: deve fare esattamente ciò che gli chiedo, senza complicazioni.
Ho avuto modo di testare il nuovo DJI Air 3S appena un giorno dopo il suo lancio. Un amico me lo ha prestato per un pomeriggio e, anche se non penso di acquistarlo, ho potuto metterlo alla prova. Che dire? È un buon drone, pieno di piccole migliorie che lo rendono interessante, ma partiamo da un punto importante: l’Air 3S non nasce da zero. È il successore dell’Air 3, che a sua volta seguiva l’Air 2S, un drone che ha davvero alzato l’asticella nella fascia media. L’Air 3, al contrario, non ha mai brillato come ci si aspettava, quasi un “figlio di mezzo” tra il Mavic 3 e il prossimo Mavic 4. Ora DJI ha lanciato la versione “S”, e devo ammettere che il nome non è casuale: forse la “S” sta davvero per “Super” (o almeno, è quello che sperano in DJI).
Uno dei problemi maggiori dell’Air 3 era la fotocamera, che non riusciva a tenere il passo rispetto all’Air 2S. La qualità dell’immagine era inferiore, e per me, non riusciva a soddisfare le aspettative.
Tuttavia, l’Air 3S sembra risolvere molte di queste lacune, grazie a una fotocamera da 1 pollice. Peccato però che la risoluzione rimanga di 12 megapixel, come quella del suo predecessore. Sì, DJI ha collaborato con Sony per il sensore, ma la differenza non è così evidente come ci si aspetterebbe.
E ora arriva il vero dilemma: scegliere tra Air 3S o Mavic 3 Classic? Se sei un professionista, la risposta è piuttosto ovvia. Entrambi sono droni classificati come C1 e la durata della batteria è simile, con una differenza di soli 5 minuti. Ma davvero quei 5 minuti fanno la differenza? Per me, no. Quando faccio una ripresa, pianifico tutto al dettaglio, volo per 15 minuti al massimo e torno indietro. Ho avuto bisogno di più tempo solo in rare occasioni, come un concerto o un evento.
Detto questo, la vera differenza sta nel prezzo. Al costo di un Air 3S puoi portarti a casa un Mavic 3 Classic, che offre molto di più. La qualità costruttiva del Mavic 3 è nettamente superiore: la plastica grigio scuro trasmette una sensazione di robustezza, e la piastra inferiore in metallo raffredda molto meglio rispetto all’Air 3S. Ma il divario più grande è nel comparto foto/video: la fotocamera 4/3 Hasselblad del Mavic 3 ha 20 megapixel effettivi, contro i 12 megapixel dell’Air 3S, che vengono spacciati per 50 grazie all’interpolazione. Anche dal punto di vista video, il Mavic 3 è di un altro livello: risoluzione fino a 5.1K a 50 fps e un bitrate di 200 Mb/s, rispetto ai 130 Mb/s dell’Air 3S.
Tuttavia, l’Air 3S non è privo di vantaggi. Ha due carte vincenti: il sensore LiDAR, che rende il volo molto più preciso, e un sistema di Return to Home (RTH) migliorato, estremamente affidabile. Ma il Mavic 3 non è certo indietro in termini di sensori. Il suo sistema di rilevamento a 360° resta uno dei migliori, anche se inizia a sentire un po’ il peso degli anni. Anche la trasmissione video dell’RC (quello senza antenne) non è paragonabile all’OcuSync 4 (O4) dell’Air 3S. Ma davvero hai bisogno di tutta questa potenza di trasmissione? A meno che non voglia volare a 20 km di distanza (e perché dovresti?), è un aspetto poco rilevante.
Il vero trucco per ribaltare la situazione è accoppiare il Mavic 3 con il DJI RC Pro, che, a tre anni dal lancio, resta il miglior radiocomando per droni DJI consumer. Con questo set-up, la trasmissione diventa più che competitiva.
In sintesi, l’Air 3S è un buon drone, ma se cerchi il massimo in termini di qualità costruttiva e prestazioni video, il Mavic 3 Classic è ancora la scelta migliore per chi non vuole compromessi. Oggi ho testato l’Air 3S con un firmware beta, e spero che DJI migliori ulteriormente questo piccolo grande drone. Tuttavia, il suo prezzo è alto per quello che offre. Sono convinto che DJI stia concentrando tutti i suoi sforzi sul Mavic 4, che sarà probabilmente un capolavoro per i professionisti. L’Air 3S, nel frattempo, sembra essere un “contentino” per chi si lascia incantare dai video promozionali girati in luoghi mozzafiato come le Dolomiti, la Svezia o le isole polinesiane. Alla fine, il ciclo è sempre lo stesso: DJI ogni 2-3 anni sforna un capolavoro, come il Mavic 2 Pro nel 2018 e il Mavic 3 nel 2021. E ora, nel 2024, siamo pronti per il prossimo “mostro”! 😄
Ovviamente, questa è solo la mia opinione personale basata sulla mia esperienza nel campo dei droni
LINK DJI AIR 3 S :
https://www.dji.com/it/air-3s?site=brandsite&from=homepage
LINK DJI MAVIC 3 CLASSIC
https://www.dji.com/it/mavic-3-classic?site=brandsite&from=landing_page