L’utilizzo dei droni offre opportunità uniche e affascinanti per la produzione di contenuti visivi. Tuttavia, è fondamentale trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la competenza nell’uso dei droni, combinandoli con una solida conoscenza dei programmi di editing. È importante evitare di essere ossessionati dalle ultime novità e dalle caratteristiche pubblicizzate come magia, valutando attentamente l’utilità di queste innovazioni per le proprie esigenze di produzione.
È indubbio che i droni siano diventati desiderabili come i telefoni cellulari, e le aziende produttrici ne approfittano. Un esempio è DJI, che offre prodotti di alta qualità.
E’ necessario però porsi la domanda: ne abbiamo veramente bisogno? Le innovazioni proposte dai nuovi modelli corrispondono alle effettive esigenze del nostro lavoro?
Spesso, i divulgatori, che definirei “untori” in riferimento ai personaggi del romanzo “I Promessi Sposi”, presentano i nuovi prodotti con enfasi ed entusiasmo, simili a come fece Steve Jobs con il primo iPhone.
Sono semplicemente promotori pagati dalle case produttrici per aumentare le vendite di prodotti, anche se sicuramente validi. Spesso, le dimostrazioni vengono effettuate in luoghi difficilmente raggiungibili per un individuo “non sponsorizzato”.
In pratica è pagata profumatamente per dire che l’asino vola, gente che si serve di VideoMaker professionisti, di colorist ed è ben pagata dalle case produttrici per dire tutto e il contrario di tutto, personalmente in italia ( ed è il mio modestissimo e personalissimo parere) trovo davvero professionali Mauro Tandoi e Quadricottero news, mostrano tutorial e consigli realmente utili a chi si avvicina a questo mondo, nulla da dire sugli altri che non menziono, ma una cosa è vera, hanno stufato con il loro WOW facili.
Ho deciso di scrivere questo articolo perché ho notato l’ossessione di alcuni individui che cambiano continuamente droni, convinti che l’acquisto dell’ultimo modello sia essenziale per produrre contenuti video/fotografici migliori. Questo approccio è completamente sbagliato, e vorrei condividere la mia opinione in merito. Nel 2018, DJI ha rivoluzionato il mondo dei droni con il lancio del Mavic 2 Pro, ancora oggi un drone di grande valore con una fotocamera Hasselblad da 1 pollice e una durata della batteria ottimale per quel periodo, che poteva arrivare a circa 25 minuti di volo. Partendo da questa premessa, prendiamo ad esempio uno dei droni più venduti degli ultimi due anni, il Mavic 3 (uscito nel 2021). Cosa è realmente cambiato tra il Mavic 3 e il Mavic 2 Pro? La batteria dura 45 minuti (ma in realtà circa 35). Tuttavia, vi siete mai trovati a volare per 45 minuti senza mai atterrare? Io produco video promozionali e documentari, e posso garantirvi che raramente si superano i 10 minuti di volo ininterrotto. Quindi, state davvero sfruttando appieno questa innovazione? Parliamo poi dei tanto acclamati sensori, che raramente vengono utilizzati. Prima di volare, studio attentamente il percorso e valuto i potenziali rischi. Utilizzo i sensori solo in caso di distrazione, ma non sono indispensabili.
L’unica cosa che è migliorata è la ricezione, questo sì, 15 km di distanza è il minimo offerto dagli ultimi droni, ma a cosa serve su un inoffensivo SE è obbligatorio volare a vista (vlos)?
In pratica, quali sono state le vere migliorie che hanno rivoluzionato il mondo dei droni negli ultimi 6 anni? A mio avviso, sono state poche e insignificanti. Si è solo creato molta confusione per coloro che vorrebbero vivere questo mondo in modo spensierato. Non parliamo poi della burocrazia creata attorno ai droni, come licenze, zone restrittive e regolamentazioni specifiche. Sono tutti ostacoli creati solo per sfruttare al massimo l’utente finale, facendogli credere che l’acquisto dell’ultimo drone lo renda un pilota migliore. Ma non è così. Pilotare un drone stabilizzato o FPV richiede ore e ore di volo, prove ed eventuali incidenti.
Un video con l’effetto “wow” viene creato solo se si studia attentamente il montaggio, l’illuminazione, le transizioni e i formati video. Pertanto, è fondamentale imparare ad utilizzare appieno le funzionalità del drone, sfruttandolo al massimo delle sue capacità. Quando si è raggiunto il massimo potenziale, si può considerare la possibilità di venderlo ad un prezzo inferiore, poiché il suo valore di mercato si sarà notevolmente ridotto.
Solo allora si può prendere in considerazione l’acquisto di un nuovo drone, consapevoli che siamo noi a controllarlo e non il contrario.
Chiudo con alcuni consigli prima di volare, controllare che le batterie siano integre e cariche, controllare accuratamente il drone e le eliche ed eventuali micro fratture, verificare che le antenne dei radiocomandi siano integre, consultare d-flight per le altitudini e le zone rosse ( inutile dire che la registrazione su D-Flight è obbligatoria anche per gli inoffensivi come l’assicurazione che è OBBLIGATORIA per tutti), una volta fatto questo è consigliato prima di partire per il volo di tenere in hovering il drone per testarne il corretto funzionamento, se si vola per creare video o foto è consigliabile settare bene i parametri fotografici utilizzando gli opportuni filtri per ottenere la giusta illuminazione.
Prima di comprare o cambiare il drone fatevi una domanda
Ma il drone mi serve per lavoro o per divertimento
Si è ripagato oppure ho solo perso tempo?
Sono migliorato nella creazione di contenuti visivi?
Ecco queste sono solo alcune, buon volo (in sicurezza) a tutti